Xylella. Lo scarica barile fra Governo e Regione Puglia non salvera’ dalla catastrofe.

Editoriale di Giovanni De Luca.

«Chi aveva attaccato il Piano Silletti e il Governo garantendo che con il passaggio all’ordinarietà si sarebbero messe finalmente in cantiere tutte le azioni giuste per sconfiggere la xylella e salvare il paesaggio salentino ora,dinanzi a reportage di stampa che indicano senza tema di smentite la devastazione del territorio, dovrebbe raccontarci cosa ha fatto in questi due anni e come perché davanti a noi c’è solo il disastro».

Questo e’ il duro attacco del Viceministro salentino Teresa Bellanova,componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, che tira in ballo la Regione Puglia ed il Governatore Michele Emiliano serve a mettere in luce una sterile azione pretestuosa di un Governo incapace, inetto, incompetente e responsabile di una catastrofe ambientale in atto che non ci lascia indifferenti. Questi inutili scarica barile non serviranno assolutamente a nulla se non a dimostrare, in tutta la loro drammatica evidenza, la validita’ delle nostre tesi e l’ottimo impianto progettuale che abbiamo messo in campo per primi in provincia di Lecce e che e’ ancora in piedi, sia sul piano politico che sul piano amministrativo.

Sul piano politico Prospettive Future gia’ nel 2013, in un articolo in evidenza sulla propria pagina facebook e rilanciato proprio questa mattina, aveva messo in luce ombre e interrogativi circolanti negli ambienti giornalistici e che poi solo successivamente sono finiti sul tavolo della Procura della Repubblica di Lecce.

Da un punto di vista amministrativo, siamo stati noi ad avviare nell’Unione dei Comuni del Nord Salento ed a seguito di un intervento del sottoscritto nel Consiglio Comunale di Novoli, una serie di interrogazioni ben supportate dal Presidente dell’Unione ed allora anche Sindaco di Guagnano Fernando Leone.

Insediammo per primi nell’Unione una commissione di studio politico-scientifica perche’ ritennemmo (ne sono ancora convinto) che il tampone al problema – ribadiamolo, non ha soluzione, con la xylella bisognera’ imparare a conviverci – si puo’ ancora trovare con l’apporto dell’Universita’ del Salento, i laboratori di ricerca in loco supportati da una commissione di tecnici californiani che studiano il problema da 150 anni e che li’, in America, con il batterio ci convivono essendo molto piu’ avanti di noi con le cure.

Perche’ quella commissione, nel chiedere un incontro al Governatore Emiliano, a Bari non arrivo’ mai? Perche’ a Bari si preferi’ costituire un’ampia commissione di tecnici? Che cosa ha prodotto quella commissione?

Dovrebbe spiegare questo, Michele Emiliano, agli amministratori del territorio, dai quali sfugge delegando l’allora Commissatio Silletti, nel caso dell’incontro svoltosi presso la sede regionale della Forestale o il funzionario Ruscitti in occasione dell’incontro sul piano di riodino ospedalieto. Un Governatore in perenne campagna elettorale, che sfugge dai confronti tecnici e che preferisce polemizzare soprattutto con i suoi ex “compagni” di partito. Di quello stesso partito che governa a piu livelli e qui non si pone, se pur in termini politici, lo strapotere della sinistra che porta il paese verso il regime. Accusa piu’ volte mossa, con il solito potere mediatico e consorterie nei sistemi di pressione, contro il Governo Berlusconi, quando il buon vento soffiava in direzione centrodestra prima del golpe Fini-Napolitano.

Emiliano tuona contro Teresa Bellanova: “Intervenire sui disastri del passato non è una cosa così semplice come qualcuno pensa. E scaricarsi la colpa l’uno con gli altri è davvero una cosa vergognosa”.

Il Governatore di Puglia questa volta ha in parte ragione.

Vogliamo ribadire con forza mentre gli operatori del settore lo hanno capito solo ora – che ci troviamo di fronte ad una catastrofe naturale dalle dimensioni epocali. Una ecatombe che sta cambiando la morfologia e la geografia dei territori. Un evento di questa portata non puo’ essere gestito solo da una Regione. La competenza era ed e’, in capo al Ministero delle politiche agricole e forestali, che avrebbe dovuto spostare l’asse nella Commissione europea, ancora prima che il problema investisse la Francia, l’Inghilterra ed altre nazioni.

Ma questa Europa ha fatto il doppio gioco. Un nano politico, come ripetiamo sempre, che fa orecchie da “mercante” che meglio le si addicono e non ha voluto saperne fino a quando la xylella se l’e’ ritrovata ai giardinetti sotto il Parlamento di Bruxelles.
Ora minaccia ritorzioni che non tarderanno ad artivare contro l’Italia, ma questa Europa non e’ esente da responsabilita’ politiche e di controllo sull’operato delle sue frontiere, del quale in passato accennammo e sul quale torneremo in futuro.

La nostra lotta non si fermera’ e sentiamo il dovere politico di presentare una denuncia penale contro il Governo per catastrofe ambientale. Catastrofe voluta per manifesta incompetenza.

Questo gesto non dovra’ apparire spropositato o megalomane.

Noi sentiamo, come gruppo politico, la resposabilita’ morale di aver capito subito il problema e suonato per primi un campanello d’allarme a fronre del quale, TUTTI: partiti politici, istituzioni, operatori del settore e media, non credevano. Ci guardavano come degli ufo, atterrati da chi sa’ dove e come “catastrofisti”. Escalamavano “ooooh”, quando sostenevamo che questa infezione equivaleva a 10 tzunami e 5 maremoti sul Salento, ma che presto avrebbe affogato nel suo dramma, l’Italia e l’Europa.

Ed allora, qualcuno dovra’ pagare e se non di fronte ai tribunali italiani, altrove.

Nei libri di storia dovra’ essere scritta la verita’, ossia che la classe politica della sinistra italiana ed europea e’ responsabile, fra le tante cose di catastrofe naturale.

In parte non siamo stati ascoltati memmeno dalla nostra parte politica.

La mia relazione nell’esecutivo di Fratelli d’Italia, porto’ la dirigente nazionale Tiziana Montinari a spingere l’On. Fabio Rampelli ad avanzare la prima interrogazione parlamentare in materia. Poi vi fu un convegno del partito a Monteroni, dopo il vuoto perche’ l’attuale classe dirigente provinciale della destra di Fratelli d’Italia, ma non solo, non era e non e’ all’altezza del compito. Rappresenta il vuoto. Proprio come il governo regionale ed Emiliano, al quale voglio dire con chiarezza che quando si governa una Regione, ma questo vale anche per gli amministratori locali, ci si schiera “senza se e senza ma” con lo Stato, non con i populismi. Non si possono dare credito alle “chiacchiere” del M5S ed ai fantomatici “ambientalisti” frustrati e da manicomio.

Ci si schiera con Silletti, che aveva capito bene la catastrofe in atto, ed al quale dissi personalmente, nella riunione con gli amministratori della Puglia a Bari, che il piano era addirittura carente e limitativo.

Lui mi disse che spettava ad altri rafforzarlo perche’ il suo compito era fra l’altro in scadenza. Sperava almeno di poterlo attuare. Una scadenza anticipata dal ciclone giudiziario che da li’ a breve si abbatte’ su di lui e sul quale non commento, fermo nella convinzione che la magistratura quando si muove in maniera cosi’ eclatante ha elementi molto importanti che alla politica -o almeno ad una parte della politica, la nostra – sono sconosciuti.

Naturalmente massima solidarieta’ agli operatori del settore. A noi non possono rimproverare nulla.

Siamo come loro, per ora, inermi spettatori del fallimento della politica e della sinistra a livello europeo. A loro il mio appello: vogliate ascoltare la nostra voce, da sempre foriera di serieta’, responsabilita’, competenza.

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